Come genitore, potete segnalare alle autorità eventuali problemi di sicurezza stradale lungo il tragitto casa-scuola di vostro figlio. Le autorità competenti hanno il dovere di valutare la situazione e agire di conseguenza.
Se ritieni che il percorso scolastico di tuo figlio sia inaccettabile, contatta, nell’ordine:
– la direzione o l’amministrazione della scuola,
– l’ufficio comunale responsabile della mobilità,
– un membro eletto dell’esecutivo comunale.
Se il comune rinvia la responsabilità al cantone, contattate la persona responsabile per le questioni di sicurezza stradale a livello cantonale.
Contatta i media per accelerare il processo.
Indicate in modo concreto e preciso i punti pericolosi del percorso scolastico di tuo figlio (dove, perché) e chiedete che venga garantito il diritto a un percorso scolastico accettabile (e quindi sicuro).
Se anche altri bambini sono interessati dal problema, contattate i loro genitori in modo da poter lavorare insieme.
Gli articoli 19 e 62 della Costituzione federale garantiscono un accesso libero e “ragionevole” alla scuola. I comuni sono responsabili di garantire la sicurezza del percorso casa-scuola.
La legge federale sui percorsi pedonali ed i sentieri(LPS) specifica che i percorsi pedonali che portano alle scuole fanno parte della rete pedonale e devono essere sicuri da percorrere.
La “ragionevolezza” dipende dalle caratteristiche dell’alunno e dalla natura e pericolosità del percorso.
A volte i veicoli sono autorizzati a svoltare quando il semaforo è verde per i pedoni.
Si tratta spesso di una situazione pericolosa e vale la pena segnalarla all’autorità comunale, soprattutto se l’incrocio è parte di un percorso casa-scuola. Contattate l’ufficio mobilità del comune via e-mail o per posta utilizzando questo modello.
Secondo diversi studi, i pedoni non dovrebbero aspettare più di 30 secondi a un semaforo, al massimo 40. Se il semaforo è dotato di un pulsante, l’attesa non dovrebbe durare più di 7 secondi. Se il tempo di attesa è troppo lungo, contatta l’ufficio mobilità del comune via e-mail o per posta utilizzando questo modello. FAQ Semafori pedonali [lien URL]
Secondo l’art. 7 della legge federale sui percorsi pedonali ed i sentieri (LPS), le strisce pedonali fanno parte della rete pedonale e devono essere sostituiti se vengono rimossi. Se delle strisce pedonali sono state rimosse vicino a casa tua, puoi innanzitutto contattare l’ufficio mobilità del tuo comune e chiedere:
In seguito invia una richiesta scritta, se possibile firmata da altri vicini o da rappresentanti della scuola, chiedendo che l’attraversamento sia reso sicuro.
Garantire la sicurezza del percorso scolastico e l’accesso a una fermata del trasporto pubblico giustifica la necessità di un attraversamento sicuro. L’argomento della frequentazione, con riferimento alla norma VSS SN 640 241, viene spesso avanzato dalle autorità. Questo norma è solo una raccomandazione; nessuno studio dimostra che un passaggio pedonale non è sicuro se è poco utilizzato.
Nella lettera, suggerisci un sopralluogo con rappresentanti tecnici e/o politici, rappresentanti della scuola o della polizia locale.
Ai sensi dell’art. 41 ONC, è vietato parcheggiare auto o moto sul marciapiede. È invece consentito fermarsi e parcheggiare sulla carreggiata nelle strade secondarie, se gli altri veicoli possono ancora passare. Prima di tutto, rivolgetevi all’automobilista per ricordargli il divieto di sosta. Se è assente, potete lasciare un biglietto sotto il parabrezza per richiamare l’attenzione sul disagio causato. Se parlare con l’automobilista non è sufficiente, contattate la polizia stradale per telefono o per iscritto utilizzando questo modello.
Ai sensi dell’art. 43 al. 2 LCStr, i marciapiedi sono riservati ai pedoni. Le biciclette possono essere parcheggiate sul marciapiede solo se uno spazio di almeno 1,5 m rimane libero per i pedoni (art. 41 par. 1 ONC).
Potete scrivere alle autorità comunali per segnalare situazioni problematiche, chiedere che vengano intensificati i controlli da parte delle forze dell’ordine e/o che venga migliorata la situazione dei parcheggi per le bici.
Secondo l’art. 43 al.1 LCStr, è vietato andare in bicicletta sui sentieri pedonali quando questi non sono chiaramente destinati al traffico. Ai sensi dell’art. 43 al. 2 LCStr, i marciapiedi sono riservati ai pedoni. L’uso della bicicletta sui marciapiedi può essere eccezionalmente autorizzato per garantire la sicurezza del casa-scuola, ai sensi dell’art. 65 al. 8 OSStr.
Potete gentilmente far notare al ciclista che ingrange questa regola che è vietato pedalare sul marciapiede, ma questo potrebbe provocare reazioni negative. Potete segnalare le situazioni problematiche alle autorità municipali per lettera, chiedendo di intensificare i controlli della polizia e/o di apportare miglioramenti per rendere la carreggiata più sicura e attraente per i ciclisti.
Alcuni comuni hanno un piano per le strade che intendono moderare (zona 30, zona d’incontro o zona pedonale). Esprimere attivamente per iscritto il desiderio dei cittadini di avere una strada designata come «zona di incontro» ha spesso un peso in queste decisioni.
Per richiedere la designazione della vostra strada come «zona d’incontro»:
È possibile designare una strada come zona d’incontro nei seguenti casi:
Una zona d’incontro funzionerà ancora meglio se sono i residenti di una strada a desiderarne l’introduzione
Nota bene: il cartello zona d’incontro non risolverà necessariamente tutti i problemi di traffico; spesso sono necessarie ulteriori misure infrastrutturali.
Una zona d’incontro è un regime di traffico che incoraggia la convivenza di diversi modi di trasporto. Nelle zone d’incontro:
Le zone d’incontro sono definite nell’OSStr.
Per ulteriori informazioni: www.zonedincontro.ch
I servizi di consegna possono essere ammessi nelle zone pedonali se un cartello aggiuntivo concede l’autorizzazione in determinati orari.
I pedoni hanno sempre la precedenza e i veicoli devono viaggiare a passo d’uomo. Il parcheggio è permesso soltanto nei luoghi designati da segnali o da demarcazioni (art. 22c Ordinanza
sulla segnaletica stradale OSStr).
Secondo l’art. 22c dell’Ordinanza sulla segnaletica stradale (OSStr), le zone pedonali sono riservate ai pedoni e agli utenti di mezzi simili a veicoli. I ciclisti o i fornitori possono circolare su queste strade se un cartello supplementare aggiuntivo li autorizza a farlo e devono viaggiare a passo d’uomo. In una zona pedonale, i pedoni hanno sempre la precedenza. Nelle aree pedonali molto trafficate, può essere opportuno e persino consigliabile, una limitazione del traffico ciclabile.
Secondo l’art. 7 della Legge sulla pianificazione del territorio (LPS), in caso di interruzione della rete dei percorsi pedonali è necessario creare un percorso alternativo adeguato.
Questo vale in particolare per l’utilizzo (temporaneo) della carreggiata e delle aree pedonali per un cantiere. Se ritieni che il percorso pedonale alternativo non sia adatto e/o che vi siano ostacoli, puoi segnalare le situazioni problematiche alle autorità competenti per posta.
Sì, una carreggiata più stretta è consigliata per le strade con poco traffico (di camion), poiché la larghezza della carreggiata non deve essere dimensionata solo in base al numero di incontri necessari. Ad esempio, le aree residenziali hanno solitamente una bassa percentuale di autocarri. In queste aree, ha senso non progettare l’intera strada per accogliere autocarri e automobili. In cambio, i marciapiedi possono essere resi più larghi e, se necessario, fungere da spazio alternativo per i veicoli. Se, in caso di volumi di traffico molto bassi, il marciapiede è destinato anche all’incontro di due autovetture, è necessario installare dei dissuasori per impedire ai veicoli di percorrere un tratto più lungo del marciapiede.
No, nelle strade con volumi di traffico medio-bassi si possono creare dei colli di bottiglia in punti in cui non sono possibili tutti i tipi di incontro. Ne sono un esempio le strade di accesso e le strade collettrici (20 km/h o 30 km/h): In corrispondenza di attraversamenti pedonali, per calmare il traffico, per migliorare il design, per creare piazzali estesi per usi pubblici, per creare aree ricreative aggiuntive e per aumentare la sicurezza stradale.